Il tempo delle analisi e delle riflessioni è finito. Ma soprattutto, è finito il tempo dei dubbi. Migliaia di scienziati coordinati dalle Nazioni Unite hanno consegnato al mondo una conclusione unanime: l’inquinamento, l’emissione di gas serra, la produzione e il consumo sfrenato di energia fossile e persino l’allevamento intensivo di animali per scopi alimentari stanno producendo un effetto ormai sotto gli occhi di tutti: il cambiamento climatico, reso evidente dall’aumento delle temperature ovunque nel globo e dal prodursi e ripetersi di eventi climatici estremi. Abbiamo pochi anni per adottare soluzioni di reale impatto che impediscano modificazioni irreversibili. Ma abbiamo la volontà di farlo?
Gli allarmi degli scienziati che ci ammoniscono sull’imminenza di danni irreversibili all’ambiente, con potenziali catastrofi in termini di cambiamento climatico dovuto alla concentrazione di gas serra nell’atmosfera e conseguente riscaldamento globale, si susseguono con frequenza e intensità crescenti. Secondo le Nazioni Unite abbiamo davanti circa 12 anni, o comunque non più di 20, per prendere provvedimenti che ci consentano di evitare il peggio. Ma cosa possono e devono fare gli Stati, le imprese e i cittadini di fronte a queste preoccupanti minacce?
La sfida planetaria, una raccolta di saggi di alcuni dei massimi esperti mondiali, non si limita alle analisi ma fornisce risposte articolate soprattutto per quanto riguarda l’esigenza di adottare soluzioni globali per problemi globali. Indica anche le strade da seguire per le imprese di ogni tipo, comprese quelle che producono e distribuiscono energia, per affrontare i loro specifici problemi e dare un contributo decisivo alla salvaguardia dell’attività economica coniugandola in modo sostenibile con i temi sociali e ambientali.
Un volume di estrema attualità che evita gli approcci generici così diffusi e indica strade concrete e praticabili. Molti dei saggi qui pubblicati sono apparsi su Harvard Business Review Italia e fanno parte del Progetto Macrotrends che la rivista porta avanti da alcuni anni col contributo di decine di esperti delle imprese, del mondo accademico e di quello della consulenza ai massimi livelli.
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